DeepSeek: L’ascesa dell’Intelligenza Artificiale cinese che sconvolge i mercati globali

Il panorama tecnologico globale è stato recentemente scosso dall’emergere di DeepSeek una nuova potenza nell’intelligenza artificiale: una startup cinese che ha rapidamente catturato l’attenzione internazionale con il suo modello AI di punta, R1. Questo chatbot avanzato ha superato in popolarità persino ChatGPT, diventando l’app gratuita più scaricata sull’App Store negli Stati Uniti. L’impatto di questa rivoluzione non si è limitato solo alla tecnologia, ma ha avuto ripercussioni dirette sui mercati azionari, causando un significativo calo delle principali aziende del settore. Il cuore dell’innovazione risiede nell’efficienza con cui il modello è stato sviluppato. La società ha impiegato circa 2.000 GPU Nvidia H800 in un periodo di 55 giorni, con un costo stimato di 5,6 milioni di dollari. In confronto, colossi come Meta hanno speso cifre dieci volte superiori per creare modelli di AI con capacità simili. Questa capacità di ottimizzare le risorse ha messo in discussione il predominio delle big tech occidentali, dimostrando che l’innovazione può emergere da contesti con investimenti relativamente ridotti. L’impatto sui mercati finanziari non si è fatto attendere. Le azioni di Nvidia hanno subito un calo del 18%, mentre altre aziende leader del settore, tra cui Microsoft, Alphabet (Google) e Broadcom, hanno registrato perdite simili. Il mercato azionario statunitense ha visto evaporare circa un trilione di dollari, una conseguenza diretta della crescente competitività del settore AI e delle incertezze legate alla nuova ondata di innovazione proveniente dalla Cina. Oltre alle ripercussioni economiche, l’ascesa di DeepSeek ha sollevato questioni legate alla sicurezza e alla privacy. Diversi governi hanno espresso preoccupazioni per il potenziale utilizzo dell’AI nella sorveglianza e nella censura, soprattutto per la possibilità che i dati degli utenti vengano condivisi con le autorità cinesi. L’Australia è stata tra i primi paesi a vietare l’uso dell’app su dispositivi governativi, citando rischi per la sicurezza nazionale. L’arrivo di questa nuova realtà nell’intelligenza artificiale rappresenta un punto di svolta che mette in discussione la supremazia delle aziende occidentali nel settore. Alcuni analisti vedono questa evoluzione come una minaccia per il dominio tecnologico statunitense, mentre altri la considerano un’opportunità per accelerare ulteriormente la ricerca e l’innovazione in risposta alla concorrenza globale.Ciò che è certo è che il settore dell’intelligenza artificiale sta attraversando un momento di profonda trasformazione. La capacità di sviluppare modelli potenti con risorse contenute ridefinisce le regole del gioco, aprendo scenari inediti per il futuro della tecnologia, dell’economia e della geopolitica. Gli sviluppi futuri determineranno se il nuovo competitor riuscirà a consolidare il proprio ruolo o se i giganti del settore sapranno reagire e adattarsi a questa nuova ondata di innovazione.

A cura di Christian Apadula

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