Google sotto accusa per monopolio: il futuro della ricerca online tra sfide legali e intelligenza artificiale

Google sta affrontando uno dei casi antitrust più significativi della sua storia negli Stati Uniti, dove viene accusata di mantenere un monopolio illegale nel settore della ricerca e della pubblicità online. La causa, avviata dal Dipartimento di Giustizia e sostenuta da diversi stati americani, mette sotto accusa la strategia di Google di stringere accordi esclusivi per essere il motore di ricerca predefinito su dispositivi come quelli di Apple, limitando così la concorrenza e soffocando l’innovazione. Uno degli aspetti cruciali del caso riguarda il pagamento annuale di Google a Apple, stimato attorno ai 20 miliardi di dollari, per mantenere questa posizione dominante. Questo sistema ha reso Google il motore di ricerca predefinito per milioni di utenti, rafforzando ulteriormente il suo monopolio. Le accuse puntano anche al suo utilizzo della pubblicità online, dove Google ha il controllo di circa l’87% del mercato, con tariffe più alte rispetto ai concorrenti. Ciò ha reso difficile per altre aziende competere, costringendo alcuni rivali a ritirarsi o a stringere accordi sfavorevoli con Google. Tuttavia, mentre si sviluppano le accuse legali, l’ascesa dell’intelligenza artificiale (IA) sta emergendo come una potenziale minaccia per il predominio di Google. Strumenti come ChatGPT e altre tecnologie IA offrono una nuova modalità di interazione con la rete, con risposte più personalizzate e dirette rispetto ai tradizionali motori di ricerca basati su link. Google, però, ha già iniziato a investire in soluzioni IA, come dimostra il lancio di prodotti come NotebookLM, che potrebbe rafforzare la sua posizione in questo settore emergente. Anche se Google sta cercando di adattarsi a questi cambiamenti, il rischio per l’azienda non è solo tecnologico ma anche legale. In caso di condanna per monopolio, le conseguenze potrebbero includere la frammentazione dell’azienda o l’imposizione di severe restrizioni sulle sue attività commerciali. Questa decisione potrebbe trasformare non solo il panorama delle ricerche online, ma anche il modello di business della pubblicità digitale. Il futuro della concorrenza nel settore della ricerca online potrebbe dipendere da come si evolveranno sia le nuove tecnologie IA che il risultato di questa battaglia legale storica.

A cura di Christian Apadula

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