Iscrizione Universitaria in ritardo: ecco come rimediare e non perdere l’anno accademico

Tempo di iscrizioni universitarie. Può accadere per svariate ragioni che gli studenti si trovino a mancare la scadenza di iscrizione all’università. Incertezze sul percorso di studi da intraprendere, facoltà a numero chiuso, inesperienza nello svolgimento delle procedure burocratiche sono le principali cause che possono comportare ritardi che sembrano chiudere del tutto le porte d’accesso all’Università. Fortunatamente, non è sempre così. Anche se le iscrizioni formali sono chiuse, in molti casi resta possibile iscriversi o trovare soluzioni alternative per non perdere l’anno accademico.

Naturalmente le facoltà a numero chiuso come Medicina, Architettura e Psicologia costituiscono la sfida maggiore. Una volta scaduto il termine, purtroppo, non ci sono proroghe. Questo perché il termine viene fissato dal MIUR.

Tuttavia, per evitare di perdere un anno, molti studenti scelgono di iscriversi temporaneamente a una facoltà a numero aperto e di riprovare il test l’anno successivo. In tal caso, gli esami sostenuti potrebbero essere riconosciuti, permettendo allo studente di proseguire gli studi senza intoppi. Un’altra opzione è rappresentata dall’iscrizione a un’università telematica che prevede iscrizioni aperte tutto l’anno.

C’è poi il discorso delle graduatorie e degli scorrimenti. Se, nonostante gli sforzi, lo studente non è rientrato nella graduatoria finale, resta sempre la possibilità del ripescaggio o dello scorrimento della graduatoria – scenario ovviamente realistico se il punteggio realizzato si trova in una posizione piuttosto vicina alla soglia degli ammessi.

Accade spesso che alcuni candidati ammessi decidano di rinunciare all’immatricolazione perché magari interessati ad altri atenei o perché subentrate dinamiche e/o situazioni familiari che inducono lo studente, magari anche solo temporaneamente, a interrompere gli studi.

Per le facoltà a numero a numero aperto, come Lettere o Scienze, invece, il periodo di immatricolazione, essendo fissato dalle singole università e non dal MIUR come per le facoltà a numero chiuso, varia generalmente da luglio a settembre-ottobre. Tuttavia, molte facoltà consentono l’iscrizione in ritardo fino a dicembre o addirittura fino a gennaio, talora con l’aggiunta di una mora.

Per chi dovesse trovarsi in questa situazione, il consiglio è quello di non disperare, ma di recarsi presso la Segreteria Studenti della Facoltà scelta per ottenere tutte le informazioni necessarie e/o di consultare il sito dell’Ateneo. In alcuni casi basterà presentare una motivazione per il ritardo che tuttavia dovrà essere approvata dal Rettore dell’Ateneo.

A cura di Nicola D’Auria

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