Agli sgoccioli di questo 2024, aspettando le festività natalizie ormai imminenti, ciò che emerge rispetto al resto è sicuramente il boom turistico che ha contraddistinto la città di Napoli negli ultimi tempi. Un primato, riconosciuto dalle associazioni di categoria, che stride con i recenti fatti di cronaca nera che fanno di Partenope una città ancora troppo insicura per turisti e cittadini.
Al di là dell’aspetto negativo per la criminalità, che da anni è al centro dei motivi per il quale Napoli non viene definita una città al 100% sicura, l’incremento dei visitatori sembra però porsi come una luce in fondo al tunnel, un antidoto a cui aggrapparsi per instaurare un cambio di rotta.
Secondo le ultime analisi di Numbeo, il più importante portale al mondo di crowdsourcing sul costo della vita, sui tassi di criminalità percepiti e sulla qualità dell’assistenza sanitaria, Napoli è una città sicura ma restano comunque diverse precauzioni da prendere per i forestieri.
Tra ombre e luci, nel post Covid i dati parlano da soli: con l’aumento improvviso di viaggi, weekend e settimane al mare, dove le persone hanno avuto un necessario bisogno di “uscire” dalle proprie città, anche per periodi brevi, Napoli ha dominato le classifiche delle città italiane per il numero di turisti che l’hanno visitata anche solo per due giorni. Numeri rosei che nei fatti rappresentano il cambiamento che c’è stato nei confronti della percezione della nostra città, sempre giudicata e messa in evidenza solo ed esclusivamente per la criminalità. Ora c’è una realtà diversa, una Napoli definita “nuova” che ha fame di turismo ma anche di sicurezza. Solo negli ultimi giorni, in occasione del ponte di Ognissanti, sono stati circa 150mila i visitatori che hanno affollato la città – secondo le stime diffuse dal Comune di Napoli – con un 77% di b&b occupati: dati importanti che anticipano ciò che ci aspetterà con le festività natalizie, periodo storicamente felice per il turismo nostrano.
Turismo che nel tempo ha visto il significativo riscatto di alcuni quartieri di Napoli che fino a pochi anni fa erano considerati ad appannaggio delle forze criminali ed oggi sono invece centro nevralgico del flusso turistico cittadino tra tour e visite guidate. Né sono un caso i centralissimi Quartieri Spagnoli o il Rione Sanità. Luoghi storici del capoluogo campano che oggi turisti e residenti stanno riscoprendo con una impennata significativa dal post pandemia in poi. A rimbarcare questi dati positivi è stata, solo pochi giorni fa, la stessa assessora al Turismo di Palazzo San Giacomo, Teresa Armato, sviscerando in una intervista al quotidiano Il Mattino i numeri degli ultimi anni: «Nel 2023 – ha detto – i dati ci dicono di 12 milioni 700mila presenze a Napoli. Credo che chiuderemo l’anno in corso con più presenze. Penso che il Natale sarà stupefacente. Sfioreremo il milione di presenze in più rispetto a 2 mesi fa. Le previsioni per il 2025 sono ancor più positive, dato che ci sarà il Giubileo, unito al compleanno della città”.
A cura di Alessio Liberini e Sabrina Acella
Volontari Servizio Civile Anci Campania