La tranvia Castellammare di Stabia – Sorrento è stata una parentesi affascinante della storia dei trasporti in Campania. Univa la stazione della Ferrovia dello Stato di Castellammare di Stabia a Sorrento, attraversando quasi interamente la penisola sorrentina. La realizzazione della tranvia fu un’impresa ingegneristica di notevole portata, considerata l’orografia del territorio. Agli inizi dell’ottocento i collegamenti erano difficili, c’era una stretta e tortuosa mulattiera, che solo nel 1843 per volontà di Ferdinando II delle Due Sicilie, fu ampliata e resa percorribile anche da carrozze. Nel 1885, un industriale francese, Giuseppe Haour, propose la costruzione di una linea tranviaria, che partendo da Sorrento, giungesse a Castellammare di Stabia, nella piazza antistante la stazione ferroviaria dove poi poter proseguire per Napoli. Il 21 agosto del 1901 fu emesso il Regio Decreto che autorizzava l’esercizio a trazione elettrica della tramvia da Castellammare a Sorrento, fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno il 7 ottobre 1901 (n. 238). La richiesta era stata inoltrata il 10 agosto 1900 dall’ingegnere Carlo Ciappa rappresentante della Compagnia des tramways électriques de Castellammare de Stabia à Sorrento, con sede sociale a Lione di cui era procuratore appunto “l’imprenditore di opere pubbliche” Giuseppe Haour. La disamina di questo decreto fornisce particolari inediti sulla logistica della linea tranviaria. Questi alcuni stralci degli articoli:
Art. 1 …La linea partendo da piazza Principe di Napoli in Castellammare, percorrerà piazza Stazione, vie Corso Vittorio Emanuele, Mazzini e Bonito, raggiungendo piazza del Cantiere, da dove poi proseguendo per la strada provinciale sorrentina raggiungerà Vico Equense…”
Art.2 Lo scartamento della linea è di un metro e sarà armata di rotaie Vignole del peso di kg.21 (ndA tipo di rotaia che sostituì a partire dal 1831 i precedenti tipi, è divenuta di uso comune su tutte le strade ferrate, ed è tuttora in uso. Deve il suo nome all’ingegnere inglese Charles Vignoles, che la introdusse in Europa nel 1836, dopo averla notata negli Stati Uniti d’America) sui tratti disposti sopra banchina rialzata, con rotaie Broca o Phoenix del peso di kg. 30 a metro pei tratti inghiaiate del peso di kg. 35 nei tratti basolati. L’armamento con rotaie Vignole verrà eseguito con traverse di rovere collocate a distanza non maggiore di 0,90 tra asse ed asse che avranno le dimensioni di 1,80 x 02.0 x 012.”
Art.3 L’andamento planimetrico ed altimetrico della linea sarà in massima quello risultante dal progetto presentato dall’ing. Ciappa insieme alla domanda. Dove sono progettati importanti tagli nella costa a monte si dovrà all’atto dell’esecuzione stabilire quali lavoro si devono eseguire per garantire le regolarità e sicurezza dell’esercizio.
Art. 4 il numero e la pozione degli scambi d’incrocio verranno stabiliti nel progetto esecutivo…l’intervento minimo fra due vetture incrociantesi sarà di metri 0,70.
Art. 5 La tramvia verrà esercitata con vetture automotrici isolate a due assi mediante motori elettrici della potenza ai morsetti di 50 I-P ciascuno, spinti ad una velocità che al massimo raggiungerà i 25 km nelle tratte orizzontali.
Art. 6 È fatto fin d’ora l’obbligo dell’impiego del freno a pattini manovrabile da ambedue le piattaforme… Occorre inoltre che le vetture siano provviste di sabbiere adatte da impegnare entrambe le ruote di una stessa fila di rotaie sia in ascesa che in discesa. Il trolley sarà fatto in modo da assicurare il costante contatto dell’asta sul filo di servizio…
Art. 7 Per l’esercizio della linea a trazione elettrica verrà impiantata verso il punto di mezzo della medesima un’officina centrale, al cui quadro di distribuzione dovranno essere garantiti almeno 565 cavalli…
Art. 8 La ditta concessionaria dovrà eseguire a proprie spese tutti gli spostamenti delle linee telegrafiche che saranno richiesti dai competenti uffici governativi.
Ad ogni buon conto numerosi problemi di natura burocratica portarono l’industriale a cedere i diritti del progetto ad un consorzio di 34 persone, che aveva assunto il nome di Società per Azioni delle Tranvie Sorrentine, nel 1903: i lavori di realizzazione della linea, affidati alla ditta Roberto Scotto di Tella, proseguirono a rilento e l’inaugurazione avvenne il 20 gennaio 1906. I tempi di percorrenza dell’intero percorso, 19,6 km, erano di un’ora e 36 minuti, con una cadenza di un tram ogni trenta minuti. La tranvia divenne ben presto un mezzo di trasporto essenziale per la popolazione locale, collegando i vari centri abitati e facilitando gli scambi commerciali. Inoltre, giocò un ruolo cruciale nello sviluppo del turismo, consentendo ai turisti di raggiungere facilmente le località più rinomate della costiera sorrentina. Fu chiusa nel 1948 a seguito del prolungamento della ferrovia Circumvesuviana da Castellammare di Stabia a Sorrento.
A cura di Giuseppe Plaitano